Ciao a tutti!
Eccoci all’appuntamento settimanale in streaming con Gundam Buld Fighters Try, ormai tristemente, o felicemente per alcuni, giunto all’episodio conclusivo; è tempo quindi di bilanci, conclusioni e riflessioni su questa seconda stagione.
Con l’episodio di oggi, incentrato sul concorso per builder “coppa Meijin”, si vuole forse riportare l’attenzione al mondo del builderaggio e dei Gunpla nel modellismo più concreto e commerciale. L’aspetto del “builder” in questa stagione è un po’ mancato, diciamo la verità, concentrandosi di più su una esagerazione nei combattimenti, quasi per voler creare qualcosa di “grandioso” con l’uso della fantasia. Credo che molti di noi si siano appassionati alla serie grazie ad alcuni aspetti affrontati nella prima stagione con l’impegno di Sei e degli altri, ovvero quante scene ci hanno emozionato nel vedere builderare uno dei personaggi, vedere come poter realizzare una modifica, tutto il processo di customizzazione e colorazione di un modello personalizzato, eppure non erano combattimenti, non erano cose esagerate, è un qualcosa che catturava semplicemente chi assembla Gunpla, perché? Perché in quei momenti è forse più semplice l’immedesimazione, o, se volete, “l’assimilazione” in un personaggio.
In questa stagione manca sicuramente questo punto dedicato al semplice “builder”, puntando di più sul “Fighter”, esplicative sono forse in questo senso ed in questa linea le parole di Yuuma nell’episodio 9, durante lo scontro con il Megashiki, in cui afferma “Non sono un builder in questo momento, ma un fighter!”, ed intanto il Lightning viene maciullato come se fosse una braciola nel tritacarne… Pochissimi gli episodi in cui si incentra la trama sull’aspetto builder, ripreso molto di più, ma sempre superficialmente, negli ultimi episodi.
Un altro aspetto che, personalmente, credo sia stato gestito male è il torneo a squadre. Nello svolgimento di qualsiasi trama si deve stare attenti a quanti personaggi ci sono e l’importanza che hanno. Nel primo episodio sembra quasi che Fumina Hoshino sia il vero e proprio personaggio principale, a cui affiancare i comprimari, Kamiki Sekai e Yuuma Kousaka, ma ben presto la situazione si ribalta, anche, oserei dire, per la legge del colore, che diventa imperante (ricordiamo che l’eroe è quello del colore “rosso”, gli altri sono comprimari di minore importanza). Ecco che in breve anche Fumina fa la fine del soprammobile, mentre Yuuma, dall’essere rappresentato come un eccellente builder, finisce per diventare solo un mero espediente di collegamento alla prima stagione e a Iori Sei, in quanto fratello minore di Kousaka China. Questo aspetto vale anche nei combattimenti. Il Gunpal di Sekai finisce per fare tutto lui, gli altri danno “supporto”, sono delle spalle, tanto che il Lightning (che io personalmente adoro per le linee e riferimenti alla UC) si riduce a sparare qualche colpo da cecchino e solo negli ultimi due scontri ad avere, forzatamente, un ruolo di rilievo, mentre Winning/Star Winning stupisce per le trasformazioni. Alla fine abbiamo il problema di “Holly e Benji”, ci ricordiamo tutti dei personaggi “chiave” della squadra, tutti gli altri sono “quello lì che correva a fianco a”. In questo caso, la prima serie ci insegna che è meglio il combattimento in solitaria, altrimenti una squadra con un fighter e dei builder di supporto, in tal caso ha senso il personaggio di appoggio.
Altro aspetto, le “rivalità”…a parte quella di Yuuma, sentita dal ragazzo visceralmente e chi gli ha comportato dei grossi traumi mentali, le altre sono letteralmente costruite a tavolino…niente più epicità di quegli scontri visti nella prima serie, che poi portavano ad una vera e propria amicizia.
Nulla da dire sul mecha design, che a me è piaciuto ed ha saputo fondere in questa serie innumerevoli citazioni extra - gundamiche, come, il caso più eclatante, nel Tryon 3, modello ultra criticato, diventato uno dei Gunpla più attesi e contesi insieme al Build Burning ed il Try Burning.
Insomma, per farla breve, a mio parere, serie da vedere, che si prende un “carina ma”, si, esatto, ma si poteva fare di più, si poteva sviluppare meglio e con meno esagerazione scenica per attirare l’attenzione, sicuramente è stata divertente ed i momenti comici non sono mancati, una nota da non sottovalutare.
Fatto sta che ci sono molti elementi in questa ultima parte della stagione, che rimandano ad un “Open Tournament”, come la frase nell’anticipazione dell’episodio 24, in cui Sekai afferma “Questo non è un addio, ma un arrivederci”, come il messaggio di Iori Sei a Sekai, l’invito di Nemesis, il sottolineare sempre del torneo di categoria Open da parte della Gunpla Accademy, insomma, Sunrise ha creato un Hype per una nuova stagione, e sicuramente vedremo qualcosa nei prossimi mesi. Del resto, Bandai e Sunrise potrebbero rinunciare ad una gallina dalle uova d’oro come questa serie? No di certo!!!
Intanto eccovi l'episodio di questa stagione, che sicuramente ci riserverà tante risate.
Ragazzi, a sorpresa si vede anche il maestro della Jigen Hao Ryu!!! Da non perdere!!!
Buona visione e a presto!!!
Aggiornamento - nel pomeriggio di questo primo di aprile è stato rilasciato questo Tweet:
ガンダムビルドファイターズ&ガンダムビルドファイターズトライOVA企画始動! ということでGBFを長崎監督で1本、GBFTを綿田監督で1本というOVAを企画しています。「サヨナラなんて言わないぜ」ということで続報をお待ち頂ければと思います!
Speriamo non sia uno scherzo del pescione di aprile!!!
Buona Pasqua a Tutti!!!
don Davide
Bell'analisi Don, condivido!
RispondiEliminaGrazie mille :)
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